Finiti gli esami forse andrò in Abruzzo per rivedere mio padre e la famiglia che mi aspetta; poi desidererei presto ritornarmene a Firenze
dove amerei di studiare qualche poco.
E lei
Sig.ra Giannina
come va? La Sig.ra mamma e Finuccio stanno bene? Vidi nelle mani di Antonio quel bellissimo gruppo: e per paura di far fiasco mi rattenni dal dimandarne alla mamma una copia.
Mi dimenticavo farle tanti saluti da parte del Sig. Mayer al quale diedi a leggere le sue poesie improvvisate a Torino
e che me le rese segnalandomi quel sonetto che egli dedicò agli ammiratori di lei.
Io la prego di dire tante cose per me alla mamma ed a Finuccio
e di fare che io qualche volta abbia le sue nuove. Col desiderio di presto rivederla
mi creda
Pisa 4 giugno 1863
dmo servo
Felice Barnabei
VIII
Pregiatissima Sig.ra Giannina
Sono molto lieto delle belle notizie che ho sentite e lette intorno alla sua accademia. La creda che io ed i suoi amici qui eravamo agitatissimi per la sua salute
giacché i giornali dissero che non aveva lei potuto dare l'accademia nel giorno fissato perché la non si sentiva bene. Avrei dovuto scriverle prima e dirle tante cose; ma e per gli esami e
finiti questi
per la tristezza che mi ha preso a causa delle cose mie che non camminano bene
non sono stato capace di far nulla. Ho visto più volte il Sig. Mayer prima che lasciasse Pisa
e sempre mi ha pregato di farle i saluti anco della sua famiglia. La Sig.ra Castinelli vuole esserle ricordata
così il Sig. Folini e gli altri. Le Signore Raimondi non sono quì da molto tempo. Feci però che avessero i suoi saluti e le sue congratulazioni. So che un bel giorno la Sig.ra Gigia e il fidanzato accompagnati dal resto della famiglia se ne vennero quì
e disposatisi prestamente in una chiesetta
partirono. Altri dissero che sarebbero andati alla Spezia
altri per lunghi viaggi e forse in America. La mamma e la sorella se ne ritornarono in una città vicino Livorno
dove sono tuttavia. Che sia avvenuto poi non lo so.
|