Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Il Villari non so se verrà costì domani o domani l'altro. Forse ritornerà a Napoli per poi o ritornare in Toscana o forse un lungo viaggio.
     Io poi mi sento poco bene: ho fatto un bagno al [...] e mi pare mi riesca giovarlo. Ma è necessario che consulti il medico giacché ho una debolezza tale che non mi rendo capace di far nulla.
     Saluti tanto la mamma ed Antonio e mi ricordi agli amici che vedrà. Un saluto anche all'allegra Fortunata. Mi creda sempre
     d.mo servo
     FBarnabei





     XIV

     Castelli 20 settembre 1864

     Pregiatissima Signora Giannina

     Il mio viaggio è stato pieno di pericoli e di disgrazie che per favore del cielo tutte ho potuto superare. La diligenza fu aggredita poco fuori di [...] furono spogliati quelli che erano in coupé e nella parte superiore; a me non tolsero nulla e fu una fortuna altrimenti non avrei potuto proseguire. A Giulianova trovai Pagliaccetti (70) e volle a dirittura che la sera restassi con lui ed assieme partimmo per Teramo domenica mattina. In uno di quei ponti più vicini a Teramo il cavallo si infuriò si ruppe un gangio il legno pericolava ci buttammo giù e per fortuna ci ritrovammo vivi tra i nostri fagotti mentre il legno era andato sottosopra. Cercai a Teramo di Irelli per fare la raccomandazione per Castorani come lei mi disse ed Irelli assicurò che tutto era stato fatto e che il sussidio era stato già tolto a me e dato a lui.
     Non giovarono le parole: si asserisce qui che io l'anno passato dissi di contentarmi che tal sussidio mi si desse per un anno solo!... Non voglio però ricominciare le solite grida del passato autunno; sono stanco cara Sig.ra Giannina di dire sempre le stesse cose. Sono stanco pure di questa diffidenza e di questa confusione di cose.

(70) Aleardo Aleardi (1812-1878) poeta veronese appartenente alla corrente del romanticismo partecipò ai moti risorgimentali del 1848 e fu professore di estetica all'Accademia di belle arti di Firenze. Dai vasti interessi letterari venne nominato senatore del regno nel 1873.