Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Non potrò venire a Firenze perché non ho un centesimo. Non sto benissimo in salute e debbo essere aiutato. Badateci a queste cose mie perché adesso io ho bisogno molto. Giannina io mi ci raccomando molto impegnate il Correnti e parlate al Prof. Villari vivamente. Egli l'anno passato mi disse che bisognava fare un'altro anno il prof. Reggente; eppoi per una legge fatta da [...] avrei avuto il diritto di essere nominato titolare. Ricordavo q[uell]o che egli mi disse in piazza di Firenze una mattina vicino ad una di quelle colonnine presso la scala del Ministero. Io debbo calcolare sulla parola di lui. Mi ci raccomando.
     Andrò a prendere il denaro che mi avete rimandato e di cui vi ringrazio. Vi scriverò quando ci sarò stato. Il Prof. Tulelli sta bene; l'ho visto ieri l'altro sera. E' qui il Prof. Barellai che ho accompagnato tutto ieri. Si è riusciti presto a trovargli un convento ove mettere i gobbini che potrà raccogliere in questi dintorni.
     Io sono occupato nella pubblicazione di un lavoro che vi manderò subito. Della Signora Giulia non ho saputo più nulla. Le scrissi e non mi ha risposto. Che è forse dispiaciuta meco? Io non so che cosa […] pensare.
     Vorrei che voi foste contenta. Ma per questo ci vuole pazienza. Stasera rivedrò il Prof. Barellai che è felicissimo. In un giorno ha potuto vedere quasi impiantato un XIV.° ospizio marino. Egli non [...] dalla contentezza. Lo hanno accolto benissimo in quei luoghi ove io l'ho accompagnato.
     Salutate la Gigina. E speriamo bene quantunque al momento l'orizzonte sia in tutte le parti assai nero assai minaccioso. Scusate se vi scrivo in grandissima fretta. Mille cose alla mamma ed a D. Bernardo