Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Salutate tanto la mamma la famiglia Fabrocini (87) e la mia antica padrona di casa se continua a trattenersi costà.
     Credetemi sempre
     Cecco manda mille saluti

     5 aprile 1870
     aff.mo e d.mo
     FBarnabei

     XXVII

     Carissima Sig.ra Giannina
     Perdonatemi se non ho risposto alla prima vostra lettera. L'Ingletti mi mandò ieri l'altra vostra di cui vi ringrazio e vi ringrazio per la premura che avete avuto per me.
     Veramente è da molti anni che sento ripetermi sempre il medesimo verso dal Prof. Villari e dagli altri. Va bene; sono in Napoli e lo debbo molto alla bontà loro che si sono impegnati per mandarmici; ma se ho date le prove di condurre le cose a modino se tutto è fatto bene è giusto che mi si dia la ricompensa che gli altri hanno ottenuto dopo minore fatica e dopo più breve tempo [...] stabilito che bisognava fare il Prof. Reggenza 3 anni. Io ho già compito il 5° anno! Non dicano che mi lamento sempre che questo non è il caso. Si tratta che mi si deve rendere una giustizia e per questo ho tutto il coraggio di invocare il soccorso degli amici acciò la giustizia mi si renda. Eppoi quest'anno finisce il 3° anno della nuova conferma a Reggente e dovrebbero fare un nuovo decreto di Prof. Reggente e potrebbero determinarlo per altri tre anni. Ed allora mi tornerebbero a dire che bisogna aspettare che i tre anni corrano. Ma Dio mio! Io prego voi acciò facciate valere tutta la vostra parola autorevole e spingiate codesti signori a rendermi questa giustizia. Io ne ho bisogno. E mi rivolgo a voi pieno di fiducia.

(87) Domenico Comparetti (1835-1927) filologo e papirologo romano assunse a soli 24 anni la cattedra di lingua e letteratura greca presso l'Università di Pisa quindi insegnò in un istituto di studi superiori a Firenze. Ebbe un notevole rilievo in Italia negli studi storici e filologici come anche nel campo dell'archeologia. Venne nominato senatore del regno nel 1891. Nei tempi della carriera ministeriale del Barnabei fu uno dei più accaniti oppositori del teramano.