Mi ci raccomando quanto più posso. E' cosa che mi preme molto
ed ho promesso occuparmene ma Dio mio
non so come fare
perché qui la mia fatica è assai lunga
ed il tempo stringe.
Mille saluti alla Sig.ra Tommasi. Il vino è buono? Volete che ve ne mandi dell'altro? Credetemi sempre
dev.mo servo
FBarnabei
XXXV
25 giugno 1871
Pregiatissima Sig.ra Giannina
Oggi che è la vostra festa io vi scrivo per domandarvi perdono dell'essere stato tanto tempo senza farmi vedere. Io spero che sarete tanto buona da volere anche accettare gli augurii sincerissimi di felicità che io vi mando
e che spero venire oggi stesso a rinnovare a voce.
Se volete che vi dica tutto
uno dei motivi che mi hanno impedito di venire si è che non ho avuto il coraggio di presentarmi senza rendere quel denaro che voi per vostra bontà mi deste per pochi giorni
e che io non ho potuto finora rimettere insieme. Mi son fatto forza persino di domandarne a chi doveva darmene
e mi hanno promesso che me ne daranno subito.
Scusatemi
cara Giannina
credete che sono mortificato di dover abusare della bontà vostra.
Salutatemi tanto la mamma.
aff.mo e d.mo
FBarnabei
XXXVI
Napoli 15 set. 1871
S. Teresa a chiaia 14
Cara Sig.ra Giannina
Ho bisogno di domandarvi mille scuse. In questo momento ho potuto esigere lire 80
e ne aspetto alcune centinaia
sulle quali avevo tutto il diritto di calcolare
perché frutto delle fatiche mie
fatiche prestate ad uomini assai ragguardevoli secondo la fama.
Io intanto mi son trovato a dovere abusare della bontà vostra. Son restato qui ad aspettare per tanti giorni
e pieno di mortificazione. Indirizzo il vaglia alla mamma.
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