LVII
Roma 6 ott. 1885
Cara Giannina
Per quanto io sappia si cercò di vedere se fosse stato possibile il mandare Nando a Genova. Ma le maggiori speranze mi si fecero concepire per Ancona. Ed è fatto il decreto
che credo verrà spedito oggi. Mi si fa osservare che Ancona è residenza di somma importanza
a poca distanza da Roma. Ricordo che voi vi foste tanto festeggiata
e vi avete tanti ammiratori.
E confido che tutto si possa convenire
e che così anche io abbia presto la fortuna di rivedervi colà
dovendo andarci per qualche giorno fra non molto.
Tante cose a Nando dal
tutto vostro aff.mo
F. Barnabei
LVIII
Roma 11 ott. 85
Cara Giannina
Sono dolente che le cose costà abbiano un aspetto diverso da quello che mi si fecero credere
avendo io continuamente avuto assicurazioni nella divisione che il provvedimento non avrebbe potuto essere mai interpretato non dirò per una punizione ma per una vittoria di coloro che avevano interesse a che Nando andasse via. Ma parleremo in Ancona
dove ci vedremo certo. Io non so se potrò differirla la gita
per essere costà quando ci sarete voi. Veramente è un poco difficile
poiché facendo un mio programma verso la fine del mese dovrei essere di ritorno a Roma dopo essere stato a Modena ed a Como. Vedremo in somma.
Salutatemi Nando affettuosamente
e credetemi sempre
vostro aff.mo
F. Barnabei
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