Pagina 6 di 10 |
E che non può questo strumento della lingua ben maneggiato dall'oratore e dal poeta? Ei serve ad imprimere tanta energia
tanta efficacia
tanto movimento d'affetti
che i cuori umani scuote e trasporta a suo talento. Per essa allo sdegno
alle lagrime
a carità si commuovono; per essa ottenne Cicerone il consolato ili Roma; per essa Pericle
Focione
Demostene conseguirono i primi gradi del potere in Atene; per essa Epaminonda
Senofonte
Alessandro
Tirteo convertirono le loro schiere in falangi d'eroi; per essa
infine
Menenio Agrippa riconciliò coi ricchi l'irata plebe romana. - L'istrumento della lingua adorna le lettere
diffonde le scienze
illustra le arti
descrive fondo a tutto l'universo: e non giova solo a far un'epistola
o un consulto
o una relazione
ma tiene animo o forza d' esprimere e di persuadere nuove e importanti verità
di ritrarre le grandi imprese delle grandi nazioni
di far sentire le magnifiche opere dell'eterno Facitore: e chi tanto può
sarà un uomo prestante
sarà un valente scrittore. |