"I COLORI DELLA MEMORIA"
Arte... Cultura - Liturgia tra il XVII e il XVIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO TESSILE
La mostra si è basata su uno studio scientifico e sulla catalogazione dei Paramenti sacri, effettuati per la prima volta in assoluto. La catalogazione è indispensabile per l'identificazione quantitativa del patrimonio e l'acquisizione di una sorta di carta d'identità del singolo bene.
Una catalogazione scientifica per il tessile prevede 5 operazioni di base fondamentali:
1) definizione tecnica (tipologia); 2) area di produzione; 3) datazione presunta; 4) riconoscimento del filato in trama e in oridto; 5) dimensione dell'oggetto.
All'interno di queste operazioni è possibile dettagliare ancor più le informazioni con altri dati: numero dei fili dell'ordito e della trama a cm, tipo di torsione del filato, armatura, modulo del disegno...
Riportiamo un esempio della catalogazione effettuata per i paramenti del Santuario
Dati tecnici: Materia e tecnica: Seta verde/damasco - Misure: altezza cm 127, larghezza cm 73
Costruzione tecnica: Ordito: 1, organzino di seta, 2 capi, S, verde; Riduzione: 68 fili a cm;
Trama: 1, seta, 3 capi, S, verede; Riduzione: 32 trame a cm;
Costruzione: raso da 5 scoccamento 3 - faccia ordito per il fondo
raso da 5 scoccamento 2- faccia trama per l'opera.
FATTORI DI DEGRADO
Fattore determinante per la perdita del patrimonio tessile è lo scorrere del tempo che usura la materia dei manufatti. Altri fattori sono: interazione del materiale con l'ambiente in cui vive, luce, calore, umidità con formazioni di muffe e batteri e insetti, polvere, inquinamento atmosferico, agenti chimici, riattamento o interventi infelici di restauro o rattoppi. Il danno si manifesta con una progressivo aumento della fragilità delle fibre che si spezzano, formando lacerazioni o lacune nel tessuto.
CONSERVAZIONE
Il restauro ha per finalità la conservazione del bene nel rispetto dell'istanza storica ed estetica con azioni di "minimo intervento", "reversibilità", "distinguibilità": i principi fondamentali che si applicano per tutti i beni culturali.
L'intervento di restauro prevede: la pulitura, il lavaggio, il posizionamento per l'asciugatura e il consolidamento.
Lo stato di conservazione dei Paramenti del Santuario risulta discreto solo in pochissimi casi: ad es. il Parato (Piviale-Pianeta-Dalmatica-Tunicella) rosso, datato 1706, col drago sullo stemma; la Pianeta verde/damasco (sec. XVI-XVII); il Piviale seta rossa/damasco (sec. XVII-XVIII) e il Piviale azzurro (sec. XVIII).
Il tessuto nella maggior parte dei paramenti presenta rammenti con stoffe differenti fatti per risarcire tagli e lacerazioni causati dall'uso, dal tempo e dalle condizioni ambientali della loro conservazione. Anche le parti integre risultano lise, presentano depositi di polvere, aloni, macchie giallognole o scure causate da alterazioni chimiche o da cera. I parati con ricami, eseguiti con fili metallici o in seta policroma, risultano allentati o la decorazione è assente in diversi punti.
In conclusione possiamo affermare che il Patrimonio tessile della Madonna delle Grazie necessita in gran parte d'interventi di restauro e conservazione.
Alla "conservazione miracolosa", occorre aggiungere, ora, quella consapevole, responsabile della ricchezza e preziosità del patrimonio ereditatao ma soprattutto da tramandare perché, come scrisse un antico religioso "...tenui filo magnum texitur opus".
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