Tuttavia i gravi patemi nella paranoia, le intossicazioni e le autointossicazioni nel cretinismo, i traumatismi fisici e psichici nell'epilessia possono generare manifestazioni simili. È ciò che spiega l'apparizione tardiva di forme epilettiche, paranoiche e, qualche rara volta, cretinose (mixedema), che, se fossero sempre solo congenite, dovrebbero manifestarsi solo nelle prime epoche della vita.
Se noi ora applichiamo tali quadri sintetici del mondo degenerativo allo studio del genio, vediamo che solo l'epilettico è a questo legato strettamente.
Certamente anche in qualche genio si può trovare traccia della degenerazione cretinosa, come in Nobili, Skoda, Garovaglio, con aspetto completamente cretinoso; e certo anche la paranoia può formare sostrato al genio, come vedemmo in Cardano, in Tasso, in Colombo(59), in cui un parziale delirio fu veramente il punto di partenza di vere creazioni e scoperte, come lo fu di delirî persecutivi e megalomani, che, a loro volta, si convertirono in forme geniali; ma anche in questi troviamo un elemento epilettoide che ne magnifica e, forse, ne determina gli atti(60), come pure nei non gravi casi in cui il genio è a base di melanconia e di alcoolismo, come Hotfmann e Poë.
E per ciò, anche accettando come credo si debba, l'appunto di Roncoroni, Morselli e Sergi, secondo cui non deve limitarsi alla degenerazione epilettica la base del genio, resta sempre che essa ne è il fulcro principale, che interviene anche quando le altre forme paiono in giuoco.
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