Opere di letteratura italiana e straniera |
E questo detto, le penne e i piedi e 'l becco le fé in testimonianza di ciò gittare avanti. La quale cosa la donna vedendo e udendo, prima il biasimò d'aver per dar mangiare ad una femina ucciso un tal falcone, e poi la grandezza dello animo suo, la quale la povertà non avea potuto né potea rintuzzare, molto seco medesima commendò; poi, rimasa fuor della speranza d'avere il falcone, e per quello della salute del figliuolo entrata in forse, ringraziando Federigo dell'onor fattole e del suo buon volere, tutta malinconosa si dipartì e tornossi al figliuolo. Il quale, o per malinconia che il falcone aver non petea o per la 'nfermità che pure a ciò il dovesse aver condotto, non trapassar molti giorni che egli, con grandissime dolor della madre, di questa vita passò.
La quale, poi che piena di lagrime e d'amaritudine fu stata alquanto, essendo rimassa ricchissima e ancora giovane, più volte fu da' fratelli costretta a rimaritarsi; la quale, come che voluto non avesse, pur veggendosi infestare, ricordatasi del valore di Federigo e della sua magnificenza ultima, cioè d'avere ucciso un così fatto falcone per onorarla, disse a' fratelli: - Io volentieri, quando vi piacesse, senza rimaritarmi mi starei; ma se a voi pur piace che io marito prenda, per certo io non ne prenderò mai alcuno altro, se io non ho Federigo degli Alberighi. |