La donna, udendo il marito, piagneva e negava sé cotal grazia voler da lui. A Gilberto, quantunque la donna il negasse molto, piacque che così fosse: per che, venuta la seguente mattina, in su l'aurora, senza troppo ornarsi, con due suoi famigliari innanzi e con una cameriera appresso, n'andò la donna a casa messere Ansaldo.
Il quale, udendo la sua donna a lui esser venuta, si maravigliò forte, e levatosi e fatto il nigromante chiamare, gli disse: - Io voglio che tu vegghi quanto di bene la tua arte m'ha fatto acquistare; - e incontro andatile, senza alcun disordinato appetito seguire, con reverenza onestamente la ricevette, e in una bella camera ad un gran fuoco se n'entrar tutti; e fatto lei porre a seder, disse: - Madonna, io vi priego, se il lungo amore il quale io v'ho portato merita alcun guiderdone, che non vi sia noia d'aprirmi la vera cagione che qui a così fatta ora v'ha fatta venire e con cotal compagnia.
La donna, vergognosa e quasi con le lagrime sopra gli occhi, rispose: - Messere, né amor che io vi porti né promessa fede mi menan qui, ma il comandamento del mio marito, il quale, avuto più rispetto alle fatiche del vostro disordinato amore che al suo e mio onore, mi ci ha fatta venire; e per comandamento di lui disposta sono per questa volta ad ogni vostro piacere.
Messer Ansaldo, se prima si maravigliava, udendo la donna molto più s'incominciò a maravigliare: e dalla liberalità di Gilberto commosso, il suo fervore in compassione cominciò a cambiare, e disse: - Madonna, dunque a Dio non piaccia, poscia che così è come voi dite, che io sia guastatore dello onore di chi ha compassion al mio amore; e per ciò l'esser qui sarà, quanto vi piacerà, non altramenti che se mia sorella foste, e, quando a grado vi sarà, liberamente vi potrete partire, sì veramente che voi al vostro marito di tanta cortesia, quanta la sua è stata, quelle grazie renderete che convenevoli crederete, me sempre per lo tempo avvenire avendo per fratello e per servidore.
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