Opere di letteratura italiana e straniera |
Mentre che le sopradette cose si facevano, Fransoe se ne era andato al palagio, al marchese tal parole dicendo: - Illustrissimo signor, se mai favilla di pietà fu accesa nel petto di giusto signore, rendomi certo quella raddoppiarsi in voi, se con la solita clemenza considerarete la innocenza dell'amico, all'estremo di morte già condotto per errore non conosciuto. Qual causa, signor mio, vi indusse a sentenziare a morte Salardo che tanto cordialmente voi amavate? Egli non vi ha mai offeso, né pur pensato di offendervi. Ma se voi, benignissimo signore, commetterete il fedelissimo amico vostro esser qui alla presenza vostra condotto innanzi che egli moia, farovvi apertamente conoscere la innocenza sua. - Il marchese con gli occhi per ira affocati, senza altra risposta all'amico Fransoe rendere, volevalo al tutto da sé scacciare; quando egli, gittatosi a terra ed abbracciateli le ginocchia, tuttavia piangendo, cominciò gridare: - Mercé, signor giusto, mercé, signor benigno! non moia, pregoti, per tua cagione lo innocente Salardo. Cessi la perturbazione tua, ed io manifesterotti l'innocenza sua. Cessa per un'ora, signore, per amore della conservata sempre da' tuoi vecchi e da te giustizia! Non sia detto di te, signore, che sì strabocchevolmente senza causa facci morire i tuoi amici. - Il marchese, tutto sdegnoso contro Fransoe, disse: - Vedo che tu attendi d'esser compagno di Salardo; e se poco più accendi il fuoco di mia ira, a mano mano te li metterò appresso. - Disse Fransoe: - Signore, io sono contento che la lunga mia servitù abbia questo ricompenso che tu faccia impiccarmi insieme con Salardo, se non lo trovi innocente. - Il marchese, considerata la grandezza dell'amico Fransoe, fra sé stesso pensò che senza certezza della innocenza sua egli non si obligarebbe ad essere suspeso con Salardo, e perciò disse che era contento che si soprastesse per un'ora, e non provando Fransoe lui esser innocente, s'apparecchiasse a ricevere la morte con esso lui. E fattosi chiamare uno servente, gli ordinò che egli andasse al luoco della giustizia imponendo per nome suo a' ministri che più oltre non precedessero, e che Salardo, così legato e col capestro al collo, dal carnefice accompagnato, alla presenza sua fusse condotto.
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