Opere di letteratura italiana e straniera |
(Da Le piacevoli notti: notte prima, favola I)
Pre' Scarpacifico, vinto dalle preghiere e dalle persuasioni della sua fante, se ne andò un giorno al mercato; e adocchiato un muletto che alle bisogne sue parevali convenevole, per sette fiorini d'oro lo comperò. Avvenne che a quel mercato erano tre buoni compagnoni, i quali più dell'altrui che del suo, si come anche a' moderni tempi si usa, si dilettavano vivere. E veduto che ebbero pre' Scarpacifico avere il muletto comperato, disse uno di loro: - Compagni miei, voglio che quel muletto sia nostro. - E corde? - dissero gli altri. Voglio che noi ci andiamo alla strada dove egli ha a passare, e che l'uno stia lontano dall'altro un quarto di miglio; e ciascaduno di noi separatamente li dirà, il muletto da lui comperato esser un'asino. E se noi staremo fermi in questo detto, il muletto agevolmente sarà nostro. E partitisi di comune accordo, s'acconciorono su la strade, sì come tra loro avevano deliberato; e passando pre' Scarpaciflco, l'uno de' masnadieri, fingendo d'altrove che dal mercato venire, li disse: - Iddio vi salvi, messere. - A cui rispose pre' Scarpacifico: - Ben venga il mio fratello. - E di dove venete voi? - disse il masnadiero. - Dal mercato, rispose il prete. - E che avete voi di bello comperato? - disse il compagnone. - Questo muletto, - rispose il prete. - Qual muletto? - disse il masnadiero. - Questo che ora cavalco, - rispose il prete. - Dite voi da dovero, overo burlate meco? - E perché? - disse il prete. - Perciò che non un mulo, ma un asino mi pare. - Come, asino? - disse il prete. E senza altro dire, frettolosamente seguì il suo cammino. Né appena cavalcato, aveva due tratte d'arco, che se li fe' incontro l'altro compagno, e disseli: - Buon giorno, messere e di dove venete voi? - Dal mercato, - rispose il prete. - Vi è bel mercato? - disse il compagno. - Sì bene, - rispose il prete. - Avete fatta voi alcuna buona spesa? - disse il compagnone. - Sì, - rispose il prete; - ho comperato questo muletto che ora tu vedi. - Dite il vero? - disse il buon compagno; - avetelo voi comperato per un mulo? - Sì, - rispose il prete. - Ma, in verità, egli è un asino, disse il buon compagno. - Come, un asino? - disse il prete; - se più alcuno me lo dice, voglio di esso farli un presente. - E seguendo il suo cammino, s'incontrò nel terzo compagno, il qual li disse: - Ben venga il mio messere; dovete per aventura venir dal mercato voi? - Sì, - rispose il prete. - Ma che avete comperato voi di bello? - disse il buon compagno. - Ho fatto spesa di questo muletto che tu vedi. - Come, muletto? - disse il compagnone; - dite da dovero, over burlate voi? - Io dico da dovero e non burlo, - rispose il buon prete. - Oh povero uomo! - disse il masnadiero; - non vi avedete che egli è un asino e non muletto? Oh ghiotti, come bene gabbato vi hanno! - Il che intendendo, pre' Scarpacifico disse: - Ancor duo altri poco fa me l'hanno detto, ed io non 'l credevo. - E sceso giù dal muletto, disse: - Piglialo, ché di lui io ti fo un presente. - Il compagno, presolo e ringraziatolo della cortesia, ai compagni se ne tornò, lasciando il prete andar alla pedona. |