NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


Pagina 636
1-40- 80-120- 160-200- 240-280- 320-360- 400-440- 480-520- 560-600- 640-680- 720-745

[Indice]

     Era Gabrina donna molto attempata e nell'arte magica più che ogni altra isperimentata; e facea cose fuor d'ogni natural costume, ch'era un stupor ad udire, non che a vedere. Gabrina, inteso il desiderio d'Isabella, si mosse a pietà e promise d'aiutarla; e confortolla ad esser di buon animo, ché tosto vederebbe e goderebbe il suo marito. Isabella, per la buona risposta tutta allegra, aperse la borsa, e diéle dieci fiorini. Gabrina, per gli ricevuti danari lieta, si mise in vari ragionamenti, aspettando la buia notte. Venuta l'ora destinata dalla maga, ella prese il suo libretto, e fece in terra un cerchio di non molta grandezza, intorniandolo con certi segni e caratteri; indi prese un dilicato liquore e una gocciola ne bevé, ed altrettanto ne diede ad Isabella bere. E bevuto che ella ebbe, così le disse: - Isabella, tu sai che noi siamo qui ridotte per far uno scongiuro, acciò che intendiamo del marito tuo; però è bisogno che tu sii costante, non temendo cosa che tu sentesti o vedesti, che spaventevole fusse. Né ti dia l'animo d'invocar Iddio, né santi, né farti segno di croce, perciò che non potresti tornar a dietro, e staresti in pericolo di morte. - .Rispose Isabella: - Non dubitate punto di me, Gabrina; ma state sicura che, s'io vedesse tutti e' demòni che nel centro della terra abitano, non mi smarrirei. - Spogliati adunque, - disse la maga, - ed entra nel cerchio. - Isabella, spogliatasi e nuda come nacque rimasa, nel cerchio animosamente entrò. Gabrina, aperto il libro e parimente entrata nel cerchio, disse: - Per la potente virtù che io mi trovo avere sopra voi, prencipi infernali, vi scongiuro che immantenenti vi appresentate dinanzi a me. - Astaroth, Farfarello e gli altri prencipi de' demòni, astretti dal scongiuro di Gabrina, con grandissime strida a lei subito s'appresentaro; e dissero: - Comanda ciò che ti piace. - Disse Gabrina: - Io vi scongiuro e comando che senza indugio alcuno e veracemente mi palesate dove ora si trova Ortodosio Simeoni marito d'Isabella, e s'egli è vivo o morto. - Sappi, Gabrina, - disse Astaroth, - che Ortodosio vive ed è in Fiandra: e dell'amor di Argentina è sì focosamente acceso, che della moglie più non s'arricorda.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]