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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
arcidiacono, letterato, Teramo (19-2-1905) [Inizio Voce]— e sono bellissime e danno intera la figura dell'estinto amico — sono del professare Luigi Fioravanti. Davanti al tumolo: — Berardo Mezucelli = nato il XXI Dic. MDCCCXXXVII = da Giulio e Giuditta Silvestri = sortì da natura vivido ingegno = che esercitò adornò con lo studio fecondo = e l'amore assiduo per l'arte. = Letterato pensatore = non restò ad altri secondo = per efficacia di stile facoltà d'invenzione = Cittadino sacerdote insegnante = fu a tutti modello di virtù e di dovere = La sua morte lascia dietro di se = un lutto indelebile = anche fuori di questa terra Abruzzo. Al lato destro: = Di antica famiglia teramana = ne ereditò = la gentilezza dei modi = la nobiltà di carattere = che lo resero onorato e caro = ad amici e conoscenti. Al lato sinistro: = Amante verace del sapere = come i maestri d'un tempo = confortò di consigli e di aiuti = tutti quei giovani volenterosi = che frequenti a lui si volsero. Di rimpetto all'altare maggiore: = Dio di misericordia = accogli pietoso nei cori celesti = chi da questo coro = nei quotidiani salmi = esaltò = le tue misericordie infinite. = Sovra la porta della chiesa era in un artistico cartellone, lavoro ad uso pergamena di Gaspare Costantini, la seguente bella epigrafe del valente latinista sacerdote Pietro Panocchia: = Venite cives = In Aedem maximam = Qua Dìvum Berardum pie colunt = Heie hodie = Berardo Mezucellio = Archidiacono professori optime merito = Civi desideratissimo = Canonici Professores Alumni = In lacrimas effusi = Parentant. [appr.] (26-02-1905) — In memoria di Berardo Mezucelli. Sacerdote, Letterato, Pensatore — Dura ancora vivo il rimpianto nella città e fuori — e non sappiamo anzi se più di fuori o in città — dura vivo il rammarico per la scomparsa del nostro concittadino Berardo Mezzucelli.
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