Dicevasi castel Gavone, con vocabolo di controversa etimologia. Altri lo deriva da giogo, come se anticamente si fosse detto Giovone, o Govone. Io ricordo che dicevasi gavone un ridotto delle nostre vecchie galee, posto sotto coperta, così da prora, come da poppa, e serviva per alloggio degli uffiziali e dei marinai, laddove le ciurme dormivano sotto i banchi di voga. E questo gavone marinaresco e il terrestre possono perciò derivarsi, con assai più verosimiglianza, dal cavum dei latini, nel significato di cavità custodita, murata, od altrimenti rinchiusa.
Altri, per avventura, nell'informe e disforme vocabolario dell'età di mezzo, troverà di che avvalorare questa etimologia, che ha già il vantaggio, sull'altra, d'esser più ragionevole. Io frattanto, ritornando alla storia, dirò che il castello Gavone era davanti e da tergo reso inaccessibile, mercè due fosse profondamente stagliate nel masso; che era afforzato da quattro torri sugli angoli; che ci si entrava da un ponte levatoio e che sulla porta castellana, in una tavola di pietra scuriccia, vedevasi scolpita l'arma dei signori Del Carretto, cioè a, dire uno scudo, partito a fascie diagonali, sormontato da un elmo di corona e tratto su d'una carretta simbolica da due leoni aggiogati.
Quella nobil veduta si parò davanti ai due cavalieri genovesi, a mala pena ebbero afferrata la cima del monte. Doveva esser quello il fine dell'impresa futura; che peccato, in cambio di giungervi eglino soli e in veste di messaggeri, non esservi già collo stendardo della Repubblica e con buona mano d'armati!
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Castel Gavone
Storia del secolo 15.
di Anton Giulio Barrili
Fratelli Treves Milano 1875
pagine 304 |
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