Già le avisai la riconta delle scritte(1524) del S.r Ridolfi, al quale insieme risposi.
S.or Galileo Galilei.
Aff.mo per ser.la sempreFed.o Cesi Linc.o P.
945.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Pisa, 13 novembre 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 117. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio,
Ho riceuto il libro del Sig.r Cremonino; e le Lettere Solari mi saranno carissime. V. S. poi non si piglii fastidio di scrivermi, perchè conosco benissimo di quanto incommodo li sia; ed a me mi viene a essere di egual disgusto il suo dispiacere, come mi è consolazione il leggere le sue lettere. Quanto alle constituzioni Medicee, le diedi in un foglio a M.r Oratio stufaiolo, ed hora non me le ricordo. V. S. procuri di haverle, perchè so questo, che, oltre all'essere assai diligenti, erano tali che i Pianeti si conoscevano l'un dall'altro.
Giovedì feci la mia prefazione; e lo dico come a padre, non per vantarmi, che ogni cosa mi riuscì felicissimamente, con la maggiore audienza che habbia ancora visto, non solo de' scolari ma de' dottori, e fu gradita da tutti e lodata. Séguito di leggere con frequenza grande e numerosa di scolari, sì che è sempre piena la scola, e gran parte stanno in piedi. Privatamente leggo a un Conte Piacentino, ed a un altro Signore, pur Piacentino, de' quali ho grande speranza. In compagnia loro viene un gentilhuomo Milanese, ricco, gentile, e che mostra e d'intendere meravigliosamente e di gustare. Oltre di questi ne ho sei altri scolari privati, a tal che le cose caminano bene.
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