Ho una lingua, e so rispondere per conto mio.... Sì, mi chiamo Nicola Semiénovitsc Gvòsdef... Il mio domicilio....
- Lo troveremo da noi! interruppe l'amministratore. Ed ora vattene al diavolo!.. Andatevene tutti!
I compositori uscirono lentamente, a passi rumorosi, dalla sala. Gvosdef camminava dietro i compagni.
- Aspetta... un momento!.. disse il redattore a voce bassa ma distinta, e stese il braccio verso Gvosdef.
Costui si voltò, si appoggiò allo stipite della porta, ed arricciandosi la barbetta fissò gli occhi insolentemente in faccia al redattore.
- Ecco quello che ti voglio domandare.... incominciò il redattore.
Voleva essere calmo, ma non ci riusciva; gli si alterava la voce: dalla parola passava al grido.
- Hai confessato.... che nel fare.... questo scandalo.... lo facevi... prendendo di mira... la mia persona.... Sì?... Cosa significa questo?.. Si tratta dunque di una vendetta contro di me? Perchè?... Te lo domando... Puoi rispondermi?
Gvosdef fece un'alzata di spalle, strinse le labbra, abbassò il capo e stette un momento in silenzio. L'amministratore batteva un piede a terra con impazienza, l'impaginatore allungava il collo, ed il redattore si mordeva le labbra, facendo scricchiolare nervosamente le dita. Tutti aspettavano.
- Ebbene, giacchè lo volete, ve lo dirò... Soltanto, siccome non sono un uomo istruito, forse mi spiegherò male - e non mi capirete.... Ebbene, in questo caso, scusatemi! Ecco dunque come va la faccenda. Voi scrivete una quantità di articoli di ogni specie; consigliate a tutti quanti l'amore del prossimo, e così di seguito.
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Nicola Semiénovitsc Gvòsdef Gvosdef
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