alla nobile donnaSIGNORA ANGELICA BARTOLOMEI,
nata Palli.
Alloraquando nelle serate lunghissime d'inverno io alternava seco, rispettabile Signora, i seguenti ragionamenti senza studio come senza ira, e così proprio secondo che scaturivano dal cuore, io non pensava certo che potessero un giorno formare soggetto di stampa. Ma l'uomo trama e la Fortuna tesse; ond'è che offerendomisi il destro di pubblicarli, io non ho voluto farlo senza intitolarli all'onorato suo nome, parendomi giustizia renderle in parte quello che le appartiene per diritto di legittima proprietà.
Ora mi sembra che nostro malgrado noi concorressimo in questo, cioè che le umane lettere volgono fra noi a infelicissima decadenza: e quanto ciò sia grave danno, per certo non importa discorrere; dacchè a dimostrare non pure la utilità, ma la necessità delle umane lettere, tali e tanti uomini vi si affaticassero attorno, che volendo aggiungervi parola, avrei più che di altro sembianza di colui che s'ingegnasse sospingere al mare le acque di un fiume. I tempi nostri paionmi assai somiglievoli all'uffizio di questa settimana santa, ove al cessare di ogni salmo spengono un lume, finchè non vengono le tenebre; e allora incomincia il turbinìo delle cieche percosse. - Però, come riesce agevole avvertire lo effetto, non potremmo con pari facilità indicare le cause di simile decadenza.
Invero, dei molti fatti che occorrono alla mente come radice di tanto male, se noi vi posiamo sopra il pensiero, troviamo che tanto potrebbero essere quanto ancora non essere.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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Palli Fortuna
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