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      «Tu ti affanni e ti inquieti di molte cose, o Marta: ed una sola è necessaria...» rimproverava dolcemente il biondo austero Profeta. E aggiungeva, additando la devota che assisa a' suoi piedi beveva le parole rinnovatrici delle coscienze e della civiltà del mondo: «Maria ha scelto la parte migliore, e non le sarà tolta».
      Oh la bellezza e la bontà di questa osservazione soave e tranquilla di Gesù! Essa c'insegna a non dare a tutto ciò che riguarda e appartiene alla nostra esistenza quotidiana e materiale, un'importanza, una cura così assorbente da impedirci di guardare oltre il raggio del limitato orizzonte terrestre: che ingrandisce, aggrava, peggiora circostanze e afflizioni, inquietudini e affanni, e ci fa perseguire instancabilmente un bene che ci sfugge, una pace che dilegua, una felicità che trascolora. La terra ci nutre e ci alberga, ma non può, non deve bastare all'anima nostra avida e bisognosa di spaziare nell'infinito. E la cosa necessaria è questa: muovere dall'alto: prepararsi oltre la terra al nostro còmpito terrestre: attingere in luogo diverso, fuori dell'atmosfera dove respira l'umanità e palpitano le passioni e gemono i mali, attingere la luce, la forza, l'ardore, la sapienza per la diritta via che non si deve mai lasciare, che bisogna percorrere tutta sotto l'insegna austera del dovere, non curando o disprezzando tutto ciò che potrebbe fuorviarci o distoglierci dal nostro proposito fermo, dalla voce divina che parla a tutte le anime se vorranno ascoltarla con religioso ed umile raccoglimento d'amore.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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