conformità.
Le rendite delle terre regie, che una volta erano di qualche considerazione,
ora la regina Cristina l'ha ridotte a pochissimo:
e fra le tasse d'uomini e di bestiami, e fra i sussidi che dà il paese,
non credo che si possano ragguagliare lire cinquantamila.
Oltre le dette entrate vi sono quelle degl'appalti, i quali sonodel zucchero, del tabacco, cannoni e godrone, della pece e catrami,
e del sale. Quello del zucchero è il più rilevante ed ancora ilpiù regolato. In quel del tabacco vi sono interessati il ciambellano
del re ed un altro cavaliere di corte, oltre alcuni mercanti, che intutto fanno il numero di cinque o sei. Mi par che paghino cinquantamila
talleri di questo paese. Il negozio de' cannoni è per privilegiodella vedova del vecchio Rustmester, Anna Maria Guldenklou:
consiste in quei cannoni che si caricano a Stockholm
e si trasportano fuori, perché per quelli che si fanno in altri luoghidella Svezia e si caricano in altri porti pagandosi solo secondo le
tariffe del re, resta il traffico libero.
Quelli che hanno l'appalto del godrone sono diversi mercantiparticolari, ancor essi da cinque o sei: tutto quello che viene di
Finlandia si porta a Stockholm, e però è sottoposto all'appalto.
A Calmar e Ostervick pure se ne carica, ma in questo, che anco
è migliore di Finlandia, non hanno punto che fare gl'appaltatori.
Il negozio della pece e catrame, che sul principio fece tantobene, è al presente caduto, e per riconoscerne le cagioni bisogna
farsi un po' più da lontano.
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