Il proletariato è evidentemente la maggioranza).
“La dittatura significa l’impiego della violenza e del terrore” (Per opera di chi e contro chi? Poichè si suppone la maggioranza ostile e non può trattarsi, nel concetto dittatoriale di folla scatenata che prende nelle sue mani la cosa pubblica, evidentemente la violenza ed il terrore dovranno essere praticati contro tutti coloro che non si piegano ai voleri dei dittatori per mezzo di sgherani al servizio di essi dittatori).
“La libertà di stampa e di riunione equivarrebbe ad autorizzare la borghesia ad avvelenare l’opinione pubblica.” (Dunque dopo l’avvento della dittatura “del proletariato” che dovrebbe essere la totalità dei lavoratori, vi sarà ancora una borghesia che invece di lavorare avrà i mezzi di avvelenare “l’opinione pubblica” ed una opinione pubblica da avvelenare estranea a quei proletari che dovrebbero costituire la dittatura? Vi saranno dei censori onnipotenti che giudicheranno di quello che si può o non si può stampare e dei questori a cui bisognerà domandare il permesso per tenere un comizio. Inutile dire quale sarebbe la libertà lasciata a chi non è ligio ai dominatori del momento).
“Soltanto dopo la espropriazione degli espropriatori, dopo la vittoria, il proletariato attirerà a sè le masse della popolazione che prima seguiva la borghesia”. (Ma ancora una volta che cosa è questo proletariato che non è la massa che lavora? Proletariato non significa dunque chi non ha proprietà ma chi ha certe date idee ed appartiene ad un dato partito?
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