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      E che così usi il Verdi ce lo dimostra tra' vari esempi il largo del baritono nel secondo atto del Trovatore. Ma come in questa parte soccorra di molto l'orchestra ho in animo di mostrare nel seguito.
     
      b) Pezzo concertato.
     
      Dal canto individuale passiamo a studiare i Pezzi concertati, dove si rende chiaro come il Verdi sappia armonizzare il vario. Come sotto al canto dell'individuo fa mestieri che si scorga il sentimento, la situazione generale del Dramma, così nei Pezzi concertati deve pur vedersi il conflitto de' caratteri, e l'unità di essi e del Dramma, riposta in quella idea che li avvolge per trascinarli tutti alla catastrofe. Il Verdi di fatti ne' Pezzi concertati, ad effettuare questo proposito, spiega la potenza maravigliosa del suo ingegno. Ne' suoi Pezzi concertati per l'ordinario ciascun carattere tiene il proprio canto, e nondimeno i vari canti si unificano in una frase che tutti li domina, e svela come sotto a quella varietà sia una indissolvibile unità. Per maniera di esempio potremmo considerare il settimino dell'Ernani, da cui seguita che il Verdi ispirato dalla situazione che colorisce, sa quale sia l'ufficio ed il posto degli svariati caratteri in un Pezzo concertato, in guisa che con tale stregua destina loro un canto più o meno importante e principale. Di fatti nel predetto caso, egli sa Carlo V essere il carattere signoreggiante, e però gli dà un canto solo, che poggia alto sugli altri e li trascina seco. E se in un Pezzo concertato vi sono due anime che s'intendono, e che in un istesso affetto convengono, egli le unifica in un medesimo canto, e le separa quasi dal rimanente.


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La ragione della musica moderna
di Niccola Marselli
Editore Detken Napoli
1859 pagine 218

   





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