NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     (Novella LIII)



     LA VEDOVA SENZA PIETÀ
     Qui conta d'un gentiluomo che lo 'mperadore fece impendere.

     F
     EDERIGO Imperadore fece impendere, un giorno un grande gentiluomo per certo misfatto. E per fare rilucere la giustizia, sì 'l facea guardare ad uno grande Cavaliere con comandamento di gran pena che nollo lasciasse spiccare. Sì che, questi non guardando bene, lo mpiccato fu portato via. Sì che quando quelli se n'avvide, prese consiglio da se medesimo per paura di perdere la testa. E istando così pensoso in quella notte, si prese ad andare ad una badia che era ivi presso, per sapere se potesse trovare alcuno che fosse novellamente morto, a ciò che 'l potesse mettere alle forche in colui scambio. Giunto alla badia la notte medesima, sì vi trovò una donna in pianto, scapigliata e scinta, forte lamentando; et era molto sconsolata e piangea un suo caro marito lo quale era morto lo giorno. Il Cavaliere la domandò dolcemente: Madonna, che modo è questo? E la donna rispose: io l'amava tanto che mai non voglio essere più consolata, ma in pianto voglio finire li miei dì. Allora rispose il Cavaliere: Madonna, che savere è questo? Volete voi morire qui di dolore? Chè per pianto né per lagrime non si può recare a vita il corpo morto. Onde, che mattezza è quella che voi fate? Ma fate così: prendete me a marito, che non ho donna, e campatemi la persona, perch'io ne sono in periglio e non so là dove mi nasconda. Ché io per comandamento del mio Signore guardava un Cavaliere impenduto per la gola. Li uomini del suo legnaggio il m'hanno tolto. Insegnatemi campare che potete; e io sarò vostro marito, e terrovvi onorevolmente. Allora la donna, udendo questo, s'innamorò di questo Cavaliere, e disse: io farò ciò che tu mi comanderai, tanto è l'amore che io ti porto. Prendiamo questo mio marito e traiamlo fuori della sepoltura, e impicchiamlo in luogo di quello che v'è tolto. E lasciò suo pianto: e atò trarre il marito dal sepolcro, e atollo impendere per la gola così morto. Il Cavaliere disse: Madonna, elli avea meno un dente della bocca, e ho paura che, se fosse venuto a rivedere, che io avesse disonore. Et ella, udendo questo, li ruppe un dente in bocca. E s'altro vi fosse bisognato a quel fatto, sì l'avrebbe fatto. Allora il Cavaliere, vedendo quello che ella avea fatto di suo marito, disse: Madonna, sì come poco v'è caluto di costui che tanto mostravate d'amare, così vi carerebbe vie meno di me. Allora si partì da lei e andossi per li fatti suoi et ella rimase con gran vergogna.


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