e dallo 'mbusto gli tagliò la testa,
per far dei corpi nobile vendetta,
che s'eran morti per la sua malizia;
ben fece il duca diritta giustizia.
Ma, quando el duca die' quella ferita
alla duchessa, che di gioi' gallava,
ell'era già della camera uscita
con altre donne, ed in sala danzava.
Così danzando, le tolse la vita
purgando el vizio in che ella fallava;
e partille la testa dallo 'mbusto
el magnanimo duca, dritto e giusto.
Morta quella duchessa fraudolente,
soppellir fece e' corpi a grande onore.
Dir non si può el lamento, che la gente
faceva tutta, e il gravoso dolore.
E poi il duca non dimorò niente,
per voler ramendare el suo errore:
chiamò un suo,nipote over cugino,
e dettegli il ducato a suo domino.
Fatto che l'ebbe sir dei suo paese
e da sua gente avuto il sacramento,
cavalier tolse, tesoro ed arnese,
e cavalcò senza divoramento
inver' di Rodi, a stare alle difese
de' saracini, ed ivi con tormento
finì la vita sua con gran travaglia,
restando sempre in zuffa ed in battaglia.
Signori, avete udito il gran dannaggio,
ch'avvenne a' due amanti per malizia
della duchessa, ben che 'l duca saggio,
com'io v'ho detto, ne fe' gran giustizia,
onde poi si dispuose a far passaggio
sopra de' saracin per gran niquizia;
là ne morò poi in servizio di Dio.
Al vostro onor compiuto è 'l cantar mio!
GIOVANNI BOCCACCIO
DECAMERONE
SAN CIAPPELLETTO
Ser Cepparello con una falsa confessione inganna uno santo frate, e muorsi ed essendo stato un pessimo uomo in vita è morto reputato per santo e chiamato san Ciappelletto.
C
ONVENEVOLE cosa è, carissime donne, che ciascuna cosa la quale l'uomo fa, dallo ammirabile e santo nome di Colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. Per che, dovendo io al vostro novellare, sì come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravigliose cose incominciare, acciò che, quella udita, la nostra speranza in Lui, sì come in cosa impermutabile, si fermi, e sempre sia da noi il suo nome lodato.
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