Per che Peronella disse a Giannello: - Te' questo lume, buono uomo, e guata se egli è netto a tuo modo. - Giannello, guardatovi dentro, disse che stava bene e che egli era contento; e datigli sette gigliati, a casa sel fece portare.
Giornata settima. Novella II
IL CASTIGATORE BEFFATO
Tofano chiude una notte fuor di casa la moglie, la quale, non potendo per prieghi rientrare, fa vista di gittarsi in un pozzo e gittavi una gran pietra. Tofano esce di casa e corre là, ed ella in casa se n'entra e serra lui di fuori, e sgridandolo il vitupera.
F
U adunque già in Arezzo un ricco uomo, il quale fu Tofano nominato. A costui fu data per moglie una bellissima donna, il cui nome fu monna Ghita, della quale egli, senza saper perché, prestamente divenne geloso; di che la donna avvedendosi prese sdegno, e più volte avendolo della cagione della sua gelosia addomandato né egli alcuna avendone saputa assegnare se non cotali generali e cattive, cadde nell'animo alla donna di farlo morire del male del quale senza cagione aveva paura. Ed essendosi avveduta che un giovane, secondo il suo giudicio molto da bene, la vagheggiava, discretamente con lui s'incominciò ad intendere; ed essendo già tra lui e lei tanto le cose innanzi, che altro che dare effetto con opere alle parole non vi mancava, pensò la donna di trovare similmente modo a questo. E avendo già tra' costumi cattivi del suo marito conosciuto lui dilettarsi di bere, non solamente gliene cominciò a commendare, ma artatamente a sollicitarlo a ciò molto spesso; e tanto ciò prese per uso, che quasi ogni volta che a grado l'era infino allo inebriarsi bevendo il conducea; e quando bene ebbro il vedea, messolo a dormire, primieramente col suo amante si ritrovò, e poi sicuramente più volte di ritrovarsi con lui continuò. E tanto di fidanza nella costui ebbrezza prese, che non solamente avea preso ardire di menarsi il suo amante in casa, ma ella talvolta gran parte della notte s'andava con lui a dimorare alla sua, la qual di quivi non era guari lontana. E in questa maniera la innamorata donna continuando, avvenne che il doloroso marito si venne accorgendo che ella, nel confortare lui a bere, non beveva però essa mai; di che egli prese sospetto non così fosse come era, cioè che la donna lui inebriasse per poter poi fare il piacer suo mentre egli addormentato fosse. E volendo di questo, se così fosse, far pruova, senza avere il dì bevuto, una sera tornò a casa mostrandosi il più ebbro uomo, e nel parlare e ne' modi, che fosse mai; il che la donna credendo né estimando che più bere gli bisognasse a ben dormire, il mise prestamente. E fatto ciò, secondo che alcuna volta era usata di fare, uscita di casa, alla casa del suo amante se n'andò, e quivi infino alla mezzanotte dimorò.
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