NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Per queste parole niente si mosse Tofano dalla sua sciocca opinione; per la qual cosa la donna disse: - Or ecco, io non posso più sofferire questo tuo fastidio: Dio il ti perdoni: farai riporre questa mia rocca che io lascio qui.
     E questo detto, essendo la notte tanto oscura che appena si sarebbe potuto veder l'un l'altro per la via, se n'andò la donna verso il pozzo, e presa una grandissima pietra che a piè del pozzo era, gridando: - Iddio perdonami - la lasciò cadere entro nel pozzo. La pietra giungendo nell'acqua fece un grandissimo remore: il quale come Tofano udì, credette fermamente che essa gittata vi si fosse: per che, presa la secchia con la fune, subitamente si gittò di casa per aiutarla, e corse al pozzo. La donna. che presso all'uscio della sua casa nascosta s'era, come il vide correre al pozzo, così ricoverò in casa e serrossi dentro e andossene alle finestre e cominciò a dire: - Egli si vuole inacquare quando altri il bee, non poscia la notte.

     Totano, udendo costei, si tenne scemata e tornossi all'uscio; e non potendovi entrare, le cominciò a dire che gli aprisse.
     Ella, lasciato stare il parlar piano come infine allora aveva fatto, quasi gridando cominciò a dire: - Alla croce di Dio, ubriaco fastidioso, tu non c'enterrai stanotte; io non posso più sofferire questi tuoi modi: egli convien che io faccia vedere ad ogn'uomo chi tu se' e a che ora tu torni la notte a casa.
     Totano d'altra parte crucciato le 'ncominciò a dir villania e a gridare; di che i vicini, sentendo il remore, si levarono, e uomini e donne, e fecersi alle finestre e domandarono che ciò fosse.


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