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Opere di letteratura italiana e straniera |
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La donna cominciò piangendo a dire: - Egli è questo reo uomo, il quale mi torna ebbro la sera a casa, o s'addormenta per le taverne e poscia torna a questa otta; di che io avendo lungamente sofferto e dettogli molto male e non giovandon, non potendo più sofferire, ne gli ho voluta fare questa vergogna di serrano fuor di casa, per vedere se egli se ne ammenderà.
I vicini, e gli uomini e le donne, cominciarono a riprender tutti Totano e a dar la colpa a lui e a dirgli villania di ciò che contro alla donna diceva: e in brieve tanto andò il remore di vicino in vicino, che egli pervenne infino a' parenti della donna. Li quali venuti là, e udendo la cosa e da un vicino e da un altro, presero Totano e diedergli tante busse che tutto il ruppono; poi, andati in casa, presero le cose della donna e con lei si ritornarono a casa loro, minacciando Totano di peggio. Totano, veggendosi mal parate, e che la sua gelosia l'aveva mal condotto, sì come quegli che tutto 'l suo ben voleva alla donna, ebbe alcuni amici mezzani, e tanto procacciò che egli con buona pace riebbe la donna a casa sua, alla quale promise di mai più non esser geloso: e oltre a ciò le diè licenza che ogni suo piacer facesse, ma sì saviamente, che egli non se ne avvedesse. E così, a modo del villan matto, dopo danno fé patto. E viva amore, e muoia soldo, e tutta la brigata. |