Allora Calandrino disse: - Gran virtù son queste; ma questa seconda dove si truova?
A cui Maso rispose che nel Mugnone se ne solevam trovare.
Disse Calandrino: - Di che. grossezza è questa pietra? e che colore è il suo?
Rispose Maso: - Ella è di varie grossezze, ché alcuna n'è più e alcuna meno, ma tutte son di colore quasi come nero.
Calandrino, avendo tutte queste cose seco notate, fatte sembianti d'avere altro a fare, si partì da Maso, e seco propose di voler cercare di questa pietra; ma diliberò di non volerlo fare senza saputa di Bruno e di Buffalmacco lì quali spezialissimamente amava. Diessi adunque a cercar di costoro, acciò che senza indugia e prima che alcuno altro n'andassero a cercare, e tutto il rimanente di quella mattina consumò in cercargli. Ultimamente, essendo già l'era della nona passata, ricordandosi egli che essi lavoravano nel menistero delle donne di Faenza quantunque il caldo fosse grandissimo, lasciata ogni altra sua faccenda, quasi correndo n'andò a costoro, e chiamatigli, così disse loro: - Compagni, quando voi vogliate credermi, noi possiamo divenire i più ricchi uomini di Firenze, per ciò che io ho inteso da uomo degno di fede che in Mugnone si truova una pietra, la qual chi la porta sopra non è veduto da niun'altra persona; per che a me parrebbe che noi senza alcuno indugio, prima che altra persona v'andasse, v'andassimo a cercare. Noi la troveremo per certo, per ciò che io la conosco; e trovata che noi l'avremo, che avrem noi a fare altro se non mettercela nella scarsella e andare alle tavole de' cambiatori, le quali sapete che stanno sempre cariche di grossi e di fiorini, e torcene quanti noi ne vorremo? Niuno ci vedrà; e così potremo arricchire subitamente, senza avere tutte dì a schiccherare le mura a modo che fa la lumaca.
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