Ma, essendosi già levato il sole ed ella alquanto dall'una delle parti più al muro accostatasi della torre, guardando se alcuno fanciullo quivi con le bestie s'accostasse cui essa potesse mandare per la sua fante, avvenne che lo scolare, avendo a più d'un cespuglio dormito alquanto, destandosi la vide ed ella lui; alla quale lo scolare disse: - Buon dì, madonna: sono ancor venute le damigelle?
La donna, vedendolo e udendolo, rincominciò a piagner forte e pregollo che nella torre venisse, acciò che essa potesse parlargli. Lo scolare le fu di questo assai cortese. La donna, postasi a giacer boccone sopra il battuto, il capo solo fece alla cateratta di quello, e piagnendo disse: - Rinieri, sicuramente, se io ti diedi la mala notte, tu ti se' ben di me vendicato, per ciò che, quantunque di luglio sia, mi sono io creduta questa notte, stando ignuda, assiderare: senza che io ho tanto pianto e lo 'nganno che io ti feci e la mia sciocchezza che ti credetti, che maraviglia è come gli occhi mi sono in capo rimasi. E per ciò io ti priego, non per amor di me, la qual tu amar non dei, ma per amor di te, che se' gentile uomo, che ti basti, per vendetta della ingiuria la quale io ti feci, quello che infino a questo punto fatto hai, e faccimi i miei panni recare e che io possa di quassù discendere, e non mi voler tor quello che tu poscia vogliendo render non mi potresti, cioè l'onor mio: ché, se io tolsi a te l'esser con meco quella notte, io, ognora che a grado ti fia, te ne posso render molte per quella una. Bastiti adunque questo, e, come a valente uomo, sieti assai l'esserti potuto vendicare e l'averlomi fatto conoscere. Non volere le tue forze contro ad una femina esercitare: niuna gloria è ad una aquila l'aver vinta una colomba; dunque, per l'amor di Dio e per onor di te, t'incresca di me.
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