NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     E venuto il dì che alle nozze predetto avea, Gualtieri in su la mezza terza montò a cavallo, e ciascun altro che ad onorario era venuto; e ogni cosa opportuna avendo disposta, disse: - Signori, tempo è d'andare per la novella sposa - ; e messosi in via con tutta la compagnia sua pervennero alla villetta. E giunti a casa del padre della fanciulla, e lei trovata che con acqua tornava dalla fonte in gran fretta per andar poi con altre femine a veder venire la sposa di Gualtieri, la quale come Gualtieri vide, chiamatala per nome, cioè Griselda, domandò dove il padre fosse; al quale ella vergognosamente rispose: - Signor mio, egli è in casa.
     Allora Gualtieri smontato e comandato ad ogn'uomo che l'aspettasse, solo se n'entrò nella povera casa, dove trovò il padre di lei che aveva nome Giannucole, e dissegli: - Io son venuto a sposar la Griselda, ma prima da lei voglio sapere alcuna cosa in tua presenzia - ; e domandolla se ella sempre, togliendola egli,per moglie, s'ingegnerebbe di compiacergli e di niuna cosa che egli dicesse o facesse non turbarsi, e s'ella sarebbe obbediente, e simili altre cose assai, delle quali ella a tutte rispose di sì. Allora Gualtieri, presala per mano, la menò fuori, e in presenzia di tutta la sua compagnia e d'ogni altra persona la fece spogliare ignuda, e fattisi quegli vestimenti venire che fatti aveva fare, prestamente la fece vestire e calzare, e sopra i suoi capegli così scarmigliati com'erano le fece mettere una corona; e appresso questo, maravigliandosi ogn'uomo di questa cosa, disse: - Signori, costei è colei la quale io intendo che mia moglie sia, dove ella me voglia per marito - ; e poi a lei rivolto, che di se medesima vergognosa e sospesa stava, le disse: - Griselda, vuo'mi tu per tuo marito?


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