NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Di che, dormendo, quasi sul primo sonno, uno di questi granchi (sì come quelli che mai non trovano luogo, cercando de' fori donde possano uscire e ancora rimbucarsi) uscì per la bocca del detto carniere, ed entrò tra l'uno lenzuolo e l'altro, accostatosi alla donna verso la parte dove è la bocca senza denti, forse per rimbucarsi; e la donna sentendolo, come paurosa, con la mani toccandolo, per sentire quelle che fosse, e 'l granchio per lo sentirsi toccare, come fanno, ristnignendosi, per lo la labbro prese la detta bocca, e stringendo, fu costretta Peruccia di trarre un gran guaio. Al cui romore il suo marito Mauro si destò, dicendo: - Che hai tu?
     Ed ella risponde: - Marito mio, io non so che fiera m'ha preso nella tal parte.
     E 'l marito subito si leva, e va per lo lume e dice: - Ov'è, dov'è? - come quando si trae dal fuoco.

     La donna con istrida manda il copertoio giù, e dice: - Per Dio! guata quello che m'ha vituperata; - e con questo tuttavia forte languendo.
     Mauro, veggendo il granchio, come e dove l'avea afferrata, dice: - Per Santa Maria dell'Oreno! che uno di quelli granchi marini che iersera pigliai, è uscito del carnieri, che puosi sul letto, ed hatti così agghermigliata; - e ingegnandosi con le mani pigliare ora un piede e ora l'altro, tirava il granchio per ispartirlo dalla donna; e 'l granchio, come è di lor natura, quanto più si sentiva tirare, più mordeva e più assannava, e con l'altra bocca s'ingegnava pigliare le mani di chi lo tirava; e la donna, gridando, sentiva soperchio dolore.


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