NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     E questo ipocrito, più tosto rubaldo che religioso, essendo suo frate, non si vergognò in sì vituperosa opera comporre una falsità, con tanta disonestà del beato messer santo Francesco, di cui era frate: ma a lungo andare la comperò come meritava; perché divenne lebbroso in forma, che convenne si dilungasse e dall'ordine e dalla terra. E più anni vivette con sì puzzolente infirmità, e poi morì come era degno. E fu de' miracoli che fa il nostro Signore, che questo ipocrito e vizioso frate, mostrando, con la coverta di santo Francesco, essere un uomo di santa vita, convenne che mostrasse di fuori con malattia di lebbra, la quale stava dentro del suo corpo coverta, il suo difetto.
     (Novella CCVII)



     UN GRANCHIO FRA MOGLIE E MARITO
     Mauro pescatore da Civitanuova, recando granchi marini, gli mette nella rete sul letto. Escene uno fuori la notte e piglia la donna nel luogo della vergogna, e Mauro, soccorrendo co' denti, è preso dal granchio per la bocca; e quello che ne seguita.


     N
     UOVA novella di moglie e di marito è questa che séguita, e differente forse da tutte quelle che s'udirono mai.
     Nella terra di Civitanuova nella Marca, presso alla marina, fu già un pescatore di piccole pescagioni, pescando con ami e con lenze e con reticelle di minore maniera: era giovane e avea nome Mauro, avendo una moglie giovanetta chiamata Peruccia. E venendo per caso un giorno che questo Mauro, essendo andato a pescare, avesse preso certi granchi marini (li quali, perché sono molto malagevoli a tenerli, avea messo in un carniere di rete; e chi ha già veduto li detti granchi, può considerare, veggendo le loro bocche, quante sono piacevoli quando afferrano altrui), tornato questo Mauro con la detta pescagione in su la sera, volontoroso e di mangiare e di bere, come incontra a chi usa quell'arte, disse a Peruccia: - Truova modo che io ceni: - e questo carniere da piede puose sul letto; e poi per poco spazio, essendo apparecchiato da cena, il marito e la moglie si posono a cena; e cenato che ebbene, volontorosi d'andarsi a posare, se n'andarono a dormire, sanza ricordarsi di muovere il detto carniere.


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