Opere di letteratura italiana e straniera |
Deh dimmi un poco, Matteo, questa storia, e udira'ne un'altra da me in uno altro luogo, che s'è detta qui per tutta la terra, che mi accenni che ella non è tutt'una: e puosonsi tutti a sedere in uno di que' canti del coro, che si potevano largamente vedere l'uno con l'altro: il quale coro in que' tempi era tra' due pilastroni, che sono innanzi che s'entri nella Tribuna; e stati un poco, perché Filippo mostrava d'aspettare quello che diceva Matteo, e Matteo d'aspettare Filippo, Filippo cominciò a parlare prima, e rivolgendosi più verso Matteo, che teneva el sacco bene, che verso el Grasso, perché 'l Grasso non se ne guastassi, disse queste parole ridendo: Odi quello che s'è detto per Firenze: io l'ho testé detto a costoro, come si dice, e udiréno poi te, poiché tu vuoi ch'io dica prima io. E' si dice, che lunedì sera tu fusti preso. Preso io? disse Matteo. Sì, disse Filippo, per questo tuo debito che tu di'; e volgendosi verso Donato dice: Vedi che v'era pure qualche cosa, Disse Donato a Matteo: E' dové essere quand'io ti trovai che tu picchiavi l'uscio al Grasso l'altra sera. Dice Matteo: Quando? io non so s'io mi picchiai mai suo uscio. Come non picchiasti suo uscio, disse Donato; non ti favellai io all'uscio suo? Matteo fece viso da maravigliarsi, e seguitando le parole Filippo con Matteo: E che tu dicevi per la via, e prima a' Messi, et a colui che ti faceva pigliare; Voi m'avete colto in iscambio, voi non volete me, io non ho debito con persona, e difendeviti quanto tu potevi con dire, che tu eri pure el Grasso qui. E tu di' che eri in villa, e secondo che tu mostri, et a quell'otta, nel letto e dormivi; questo fatto com'è andato? Dicasi che vuole, disse Matteo, ma tu motteggi: io sono stato in villa, com'io v'ho detto, e per non n'essere preso, ché invero n'avevo paura. E quello che dice Donato testé, io lo giurerei in su la pietra sagrata, che né allora né mai io non picchiai uscio del Grasso. Intendete com'è ita la cosa, che è differente cento miglia da cotesta. Io commissi a uno notajo mio amico, che sta in Palagio, che mi facessi avere uno bullettino per debito, e che me io mandassi insino in villa, e credettimelo avere insino ieri. El notajo mi scrisse una polizza stamani a buon'ora, e mandommi un tavolaccino a posta fatta, dicendomi, ch'e Collegi non s'erano ragunati, e ch'egli erano in villa, una parte, e che, non n'essendo altra nicistà, e Signori non gli avevano voluto fare tornare pe' bullettini: aggiugnendovi ch'io potrei soprastare in villa qualche dì, s'io aspettavo questo; e però sono tornato, e sto in sul noce, e sono stato; ma poiché son pagati, ella va bene. Filippo e Donato, questo è il proprio vero. Ma quello ch' i' ho sognato infra tempo è cosa da ridere veramente, Filippo, senza motteggiare: né mai mi parve sognare cosa, che nel sogno mi paresse più vera. E' mi pareva essere in casa costui, e toccò el Grasso, e che la madre fussi mia madre; e così mi favellavo dimesticamente con lei, come se ella fussi proprio, e quivi mangiavo e ragionavo di mia fatti, et ella mi rispondeva; ché ho nel capo mille cose che la mi disse; et andavomi a letto in quella casa, e levavomi, et andavone a bottega a legniajuoio, e parevami volere lavorare, com'io ho veduto mille volte el Grasso quand'io mi sto a bottega con lui alcuna volta; ma e' non mi pareva che vi fussi ferro che stessi nell'ordine suo, e tutti gli racconciavo. El Grasso lo guardava come impazzato, che pure allora aveva avuto e ferri fra le mani. E seguitò Matteo: E poi provandogli per lavorare, e' non mi servivano, e tutti mi facevano a uno modo, e parevamegli porre altrove che dov'egli usavano di stare, con animo di racconciargli quando avessi tempo, e toglievo degli altri, e tutti mi riuscivano a uno modo; e parevami rispondere a chi mi veniva a dimandar delle cose, come se io fussi stato proprio lui, ché così mi pareva essere in effetto; et andavone a desinare, e ritornavo a bottega, e la sera serravo et andavone a casa et a letto, com'io ho detto, e la casa mi pareva proprio com'ella è, e com'io l'ho veduta, ché inve
ro vi sono stato col Grasso, come sa.
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