Filippo e Donatello facevano vista di maravigliarsi assai, e stavano con attenzione a udire. Disse Filippo: La polvere debbe essere ita giù. Disse Matteo: Io vi so dire ch'io la veggo. E' non sarebbe di stare a scotto teco, disse Donato. Ma questo avere dormito tutto questo tempo, che era stato el caso del Grasso, faceva maravigliario, e diceva fra sé medesimo: Io non ho rimedio nessuno, i' ho a 'mpazzare di certo; questo non arei io mai creduto da tre dì indietro, eppure sono... E seguitò el suo dire Matteo: Ma io ho sognato le più pazze cose che si sentissono mai. Disse Filippo: El capo vuoto v'è, e' si vorrebbe mangiare. E riscontro testé, seguitò Matteo, uno garzone del fondaco di quei sei formi, che mi fa s!tisa, e dicemi che non mi fece pigliare lui, che è quello che me gli suole chiedere, un buon garzone, e dice:
E' mi duole di tante spese, quante voi n'avete avuto su: e pcI quello che io veggo, e' sono pagati. E con queste parole ho io intese le parole di mia madre invero, e di que' mia fratelìi~ che mi parevano impazzati:
com'io vi dicevo testé, e' gli hanno pagati, ma in che modo, questo non so io ancora: io volli intendere da questo garzone; et in effetto questo tempo che io m'ho creduto dormire, come le cose si vadiano, io sono stato la maggior parte in prigione: Filippo, aconciala tu, ch'io per me non so come questo fatto si sia andato: e' mi pareva mille annidi vederti, per dirtelo e riderne teco. Poi si volta al Grasso, e dice: Io sono stato la maggior parte di questo tempo tra in casa tua et in bottega tua; io t'ho da fare ridere. Io mi truovo aver pagato un debito di parecchi fiorini, e parevami, in questo tempo ch'io ho dormito, essere un altro: oh è così certo come io mi veggo qui tra voi; ma chi sa s'io mi sogno testé o allotta? Dice Donato: Io non t'ho inteso bene, di' un'altra volta; io pensavo a altro. Oh voi mi fate impazzare me. Oh tu dicevi testé che eri stato in villa. A che Matteo: I' m'intendo bene io. Dice Filippo: E' de' voler dire sognando. Allora Matteo disse: Filippo m'ha inteso. El Grasso non fece mai zitto; e stava come uno invasato, e molto attento a udire, per vedere s'egli era stato lui infra quel tempo. Filippo stava come uno porcellino grattato, e perché qualcuno faceva segno di fare cerchio, perché quando l'uno e quando l'altro di costoro non si poteva tenere di ridere qualche poco, dal Grasso in fuori che era trasognato, Filippo, preso per la mano el Grasso, disse a tutti quanti: Andiamcene un poco in coro, e non si farà cerchio; ché questa è una delle più belle storie che udissi mai a' mia dì, questo voglio intendere io.
|