Opere di letteratura italiana e straniera |
Venne la sera, e la vedova fatto intanto avendo ordinare la cena, si misero a tavola, e con gran festa cenarono; ma in su l'andarsene a letto si sbigottirono bene monna Mea e la Pippa, avendo inteso che monna Margherita fatto aveva acconciare un letto in camera terrena, dove disegnava che stessero li sposi; e monna Mea albergare doveva con la fante su di sopra. Del che Nencio tanto contento e letizia aveva, quanto coloro dolore e dispiacere. Monna Mea, avendo fatte molte parole con dire che dormir voleva con la figliuola, ma tutte dalla vedova statele riprovate, dicendole che non si richiedeva, e che era cosa sconvenevole, e che Nencio le farebbe buona compagnia così in Firenze come in villa, fu sforzata monna Mea, per paura che colei non s'accorgesse Nencio non essere marito della figliuola, e esserne colta e temuta bugiarda, acconsentire; e s'avviò con Nencio e con la Pippa in camera; dove giunta, si gittò inginocchioni ai piedi di Nencio, pregandolo per l'amor di Dio che fosse contento di non dir niente alla figliuola per quella notte; il che Nencio gli promesse sopra la fede sua. Laonde colei allegra se ne tornò in sala, e con la serva se n'andò a dormire; e così fece monna Margherita. Nencio, poi che fu partita monna Mea, serrò l'uscio molto bene di dentro, e cominciassi a spogliare, guardando tuttavia la Pippa, che stava in contegno e sogghignava, mostrando anzi che no che dormir volesse vestita, non facendo segno alcuno di sfibbiarsi; ma Nencio, dettole che non la manicherebbe, seppe tanto ciurmarla con sue rozze parole, che, spogliatasi in un tratto, se n'entrò nel letto innanzi a lui, onde allegro, spento il lume, se le coricò accanto; e così, stati alquanto ambedue senza favellare, cominciò Nencio a distendere un piede, e venne a toccarle un fianco; e la Pippa, senza altro dire, gliene graffiò leggiermente; per lo che Nencio la prese a solleticare et ella lui; tanto che scherzando il compagnone le salì addosso, e senza far mai parola, di lei prese, e la fanciulla di lui, quel piacere e quel contento, che l'un dell'altro pigliano insieme marito e moglie. Ma poi che Nencio scese, fu la Pippa prima a favellare, e quasi ridendo disse: - Ahi, Nencio, a questo modo osservi la fede e i giuramenti che promettesti a mia madre? Io non lo avrei mai creduto, e stetti ferma non per altro, che per vedere se tu eri tanto misto: ma io ho caro di averti conosciuto per un'altra volta. - Alla quale Nencio rispose ridendo: - Io non ho rotto fede, né fatto ingiuria a persona: egli è vero che io promessi a tua madre di non ti dir nulla, e così le ho attenuto: che ti ho io detto? - E accortosi, che le piaceva l'untume, così alla mutola le caricò un'altra volta la balestra, e dopo attese a dormire. La mattina poscia, per tempo risentiti, due altre volte presero insieme il medesimo piacere datosi tra loro la fede di non ne favellare mai.
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