Opere di letteratura italiana e straniera |
In due giorni tornò poi Beco dalla fiera, e trovata la suocera che aveva riscosso la dote, contento, non cercò altro, attendendo alle faccende, e a goder la sua Pippa. Ma venutone poi il San Giovanni, venendo a Firenze per arrecare all'oste un par di paperi, accadde per sorte che il giorno dinanzi appunto, che egli se n'era andato nella Val d'ElSa a starsi con un suo fratello, che era in Ufizio a Certaldo, e menatane tutta la brigata, trovò serrata la casa. E non sapendo che farsi di quei paperi, disegnò di portarli a monna Margherita, padrona già della sua Pippa, che bene sapeva il nome e dove ella stava a casa, parendogli che ella si fusse portata liberalmente a dar la dote alla moglie senza lui, seco dicendo: - Pure la conoscerò, e farò io parte l'obbligo mio; - e così si messe in via; e giunto, picchiò l'uscio. La fante, vedutolo con quei paperi in braccio, disse a monna Margherita: - Egli è un contadino - ; e tirò la corda. Beco, arrivato in sala, fece un bello inchino; e salutata monna Margherita, disse: - Io sono il marito della vostra colei, che vi porto a donare questi paperi, acciocché voi gli godiate per nostro amore. - A cui la donna, molto bene in viso guardatolo, rispose: - Buon uomo, guarda a non avere errato il nome, o smarrito la casa: chi ti manda, o dove hai tu a ire? - Disse allora Beco: - Non sete voi monna Margherita Chiaramontesi, che allevaste già la Pippa, e non sono ancora dieci mesi passati, che voi le deste cento cinquanta lire per la dote? - Sì, sono - rispose la vedova. - Dunque sono il marito - soggiunse Beco. - Come! seguitò la donna: il marito non se' tu già della mia Pippa. - Penchè non sono? disse Beco: io so pure che stanotte dormai seco, e stamattina la lasciai in casa, che ella si voleva lavare il capo, per farsi bella questo San Giovanni. - Come domine, replicò monna Margherita quasi addirata, sei tu il marito suo? Io so pure che quando la Pippa venne per la dote, che egli era seco, e d'altra fatta che tu non sei: io lo vidi pure, e so ancora che la sera gli messi a dormire insieme, e so pure che la mattina colui se ne portò la dote con monna Mea madre della fanciulla. - Per la qual cosa Beco, gridando ad alta voce, disse: - Ahimé, che io son stato ingannato! - e più a bell'agio poi con monna Margherita favellando, e d'ogni cosa minutamente informandosi, fu certo, et al tempo et alla persona et al viso et al nome, che colui che marito della Pippa in suo scambio si fece credere, era stato Nencio dell'Ulivello. Ma questo gl'importava poco, rispetto all'avere dormito con esso lei a solo a solo; e gli pareva, e così alla vedova, il più nuovo e il più strano caso del mondo. Pure, lasciato quivi i paperi, senza aver voluto mangiare né bere, si partì pieno di rabbia e di gelosia, e tanto camminò, che la sera giunse a casa; et alla prima che se gli fece innanzi, che fu monna Mea, disse una grandissima villania, e così ancora alla moglie, che tosto quivi comparse. Le buone femmine, scusandosi, dicevano che dal prete consigliate furono, e che Nencio non fece altro che dormir, con la Pippa. Ma Beco non sa poteva racconsolare, parendogli che elle lo avessero vituperato; e venne in tanta collera, che egli prese un bastone per romper loro le braccia: pure poi si ritenne per paura della Giustizia, ma le cacciò ben fuori, dicendo che se n'andassero a casa loro, ché non voleva quella vergogna presso; e serrato bene l'uscio, se n'andò a letto senza cenare.
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