Le nostre finanze versano in tristi condizioni, e le rende piú tristi l'enorme numero dei prigionieri. Per ciascuno il governo spende ogni giorno una lira, abbiamo per gli 897 carcerati di Cosenza duecento ed undici docati al giorno e settantaseimila e quindici docati all'anno; la qual cifra moltiplícata pel numero dei soli capoluoghi, non tenendo ragione dei mandamenti, vi darà un prodotto, la cui considerazione vi farà compiangere lo sperpero della finanza, e lo sciupo di tanti capitali.
Gli attuali 897 carcerati sono classificati in questo modo:
Giudicabili 452
Condannati 290
Appartenenti alla polizia 144
Prostitute 11
Se avessimo scritto al momento che queste cifre ci caddero sott'occhio, la nostra penna si sarebbe convertita in pugnale, il nostro inchiostro in veleno. Abbiamo dunque voluto digerire la nostra bile, ed ora il piú pacatamente che si può domandiamo a tutte le autorità, domandiamo al pubblico: "È egli onesto, che 452 infelici gridino da quattro anni, ed inutilmente ogni giorno: - Fateci giustizia?"
Ciascuno in quattro anni ha costato al Governo 343 docati, e 52 grana: or chi è questo ciascuno? È un infelice che strozzato dal bisogno, o rubò, o fu complice d'un brigante; ma quale dei nostri contadini non diventerebbe uomo onesto se il governo gli desse i 343 dotati che ora spende per tenerlo in prigione? Il governo intende di moralizzare il paese, di migliorare il costume del prigioniero, ma non è questo il modo di ottenere l'uno scopo, e l'altro.
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Cosenza Governo
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