È questa una delle più maligne invenzioni de' miscredenti smentita da tutte le storie alle quali può sola resistere la più sfrontata empietà ed impudente baldanza. Avevano già deluso ogni speranza, del loro ravvedimento, e resi inutili molti congressi e molte caritatevoli ammonizioni de' Pastori cattolici i Donatisti, come scrive S. Agostino a Gennaro(179); anzi, come rinfaccia egli stesso a Bonifacio(180), essi erano prima ricorsi alla forza del braccio secolare, & post Episcoporum judicia, ubi eum (Ceciliano) opprimere non potuerunt, ad Imperatoris examen pertinacissimis persecutionibus perduxerunt, quando passò la Chiesa a quei rigori, che ne procurarono l'emenda. Priscilliano coi suoi seguaci, ammonito in vano nei Sinodi di Saragozza e di Bordeaux(181) a ricredersi: del suo errore, aveva già ottenuto per sorpresa la forza contro i Cattolici, quando alcuni di questi presero a combatterlo con quel braccio medesimo, ch'egli adoprava per sostenerlo. E dice assai bene a nostro proposito S. Agostino(182), che avvenne ai Donatisti ciò ch'era accaduto agli accusatori di Daniele, i quali furono sbranati da quei leoni medesimi, ch'avevano attizzati contro di lui: Hoc..... contigit Donatistis quod accusatoribus Sancti Danielis: sicut enim in illos leones, sic in istos conversae sunt leges, quibus innocentem opprimere voluerunt. E Vescovi e Abbati e predicatori, e scrittori e preghiere e minacce adoprò la Chiesa per richiamare gli Albigesi dai loro errori prima di combatterli in aperte campagne; nè [62] usò mai la forza prima ch'essi movessero le armi del Conte di Tolosa per dilatarli.
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