E la copia del processo, che si decreta e si consegna sempre al reo ed a' suoi avvocati, perchè facciano le sue difese, ed il ristretto, che alla presenza de' testimoni si legge sempre in ogni condanna, e talvolta anche pubblicamente nelle pubbliche abjure, e quello che in tante consulte vien distribuito a moltissime persone savie e da bene, perchè ne considerino ogni sillaba, non sono pubblicazioni sufficientissime a dileguare ogni dubbio di misterioso silenzio e d'ingiurioso gravame? Ma qui è, voi dite, dove il tribunale manca assai. In queste copie si sopprimono i nomi de' testimoni, e qualunque circostanza che possa condurre a scoprirli, e lo stesso si fa in tutti i sommarj e ristretti; nè vi può entrare in capo che quest'irregolarità ammetta scusa e difesa. In somma voi vi dichiarate convinto quanto alla prima parte, e volete ad ogni modo che io passi a discorrere dell'altra, nella quale vi sembra di potere sperare più favorevole successo. Io vi seguirò dove più vi aggrada; ma se incontrate sempre la stessa sorte, non dovrete lagnarvi che delle cattive guide, che avete avuto in addietro, le quali non hanno fatto altro che sorprendervi con falsi principj e maliziose imposture.
Ditemi di grazia, perchè credete voi, che lo stile del S. Officio non ammetta in questa parte alcuna giustificazione? perchè toglie, voi rispondete con quanti scrittori hanno preso ad impugnarlo sinora, a tutti i rei la naturale e conveniente difesa, la quale far non si può senza dare ai testimoni le opportune eccezioni, e queste dar non si possono senza conoscerli; ed è cosa a Tertulliano(1008) ed a quanti hanno qualche sentimento di umanità più che evidente, che non liceat indefensos et inauditos omnino damnari.
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S. Officio Tertulliano
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