Ma da questo soltanto? O dove si lascia la Fiammetta? nella quale la situazione di Troilo è stata ripigliata in persona di una donna, ricalcando talora esattamente le orme già impresse, ma insistendoci senza confronto di più. La Fiammetta apparisce pertanto come un’amplificazione di una parte del Filostrato; e l’amplificazione è stata messa a profitto dal poeta ferrarese unitamente alla forma primitiva, sicché il Boccaccio si presenta qui con un doppio titolo di credito. Studiamoci di distinguere le due partite. Prevale il Filostrato quanto alla durata del termine stabilito al ritorno;(1780) solo in esso abbiamo il riscontro alle uscite dal castello; il mezzo usato da Troilo nel tentativo di suicidio può dirsi il medesimo a cui ricorre Bradamante, mentre è ben diverso quello scelto, dopo troppo lunghe disquisizioni, da Fiammetta;(1781) Pandaro distoglie l’amico dal disperato proposito colle stesse ragioni che alla donna di Ruggiero sono addotte dal suo «miglior spirto», cioè dall’angelo custode, mentre suonano assai diversi i lunghi ragionamenti della vecchia balia nel romanzo prosaico.(1782) Il quale alla sua volta ha suggerito all’Ariosto la trepida aspettazione di un [476] messo, che annunzi l’arrivo dell’amato;(1783) e soprattutto poi gli ha dato il «cavalier Guascone», che assomma in sé il «mercatante» fiorentino e il «carissimo servidore» della Fiammetta. Né le analogie si fermano già al fatto che entrambi portino notizie di nuovi amori e di nozze di Ruggiero e Panfilo, ma si estendono proprio a particolarità.(1784) Vi sono poi casi nei quali davvero non oso dire quale sia il modello principale; come nelle querimonie per il lento trascorrere dei giorni e delle notti.
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