A cui il secretario del detto santissimo signor nostro, comandato da sua Santità, in questo modo rispose:
«Il santissimo signor nostro con molto grato animo, benigna volontà e paterna affezione ha ricevuto te, Francesco Alvarez, ambasciadore del serenissimo David re dell'Etiopia, insieme con la obbedienza, il presente e le lettere che hai portato, e rende grazie a Dio che a' suoi tempi gli abbia conceduto veder le lettere e ambasciadore d'un tanto re cristiano e sí remoto, onde egli diligentemente e volentieri ha inteso le lettere e le parole tue. La obbedienza insieme con li venerabili suoi fratelli cardinali della santa romana chiesa benignamente accetta, e ha molto a grado il dono, sí per la imagine e onore della santa croce, e sí per l'affezione di chi lo manda. Lauda ancor sommamente nel Signor Iddio il serenissimo re di Portogallo, il quale, oltre agli altri grandissimi meriti suoi e de' suoi progenitori verso la repubblica e fede cristiana, e si porti tanto amichevolmente e benignamente con esso re David, e con lui abbia congiunto e conservi l'amicizia e il commerzio, avendo fatto sicuramente pervenire te con queste lettere a sua Santità. Quanto appartiene al resto, sua Santità è per porre ogni opra che, per quanto si potrà fare in tanta disgiunzione di paesi, li pii desiderii del detto re siano sodisfatti, e che egli sempre conosca sé essere e avere ad essere appresso di sua Santità e della santa siede apostolica tra gli altri principi cristiani in amore e onore e in luogo di carissimo figliuolo.
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