Le parti più asciutte della steppa sono rivestite d'un'erba, di cui le vacche sono ghiottissime e che diffonde un odore delizioso quando il cavallo la schiaccia collo zoccolo; a Konieh se ne fabbrica un olio odoroso, che a von Moltke parve piacevole almeno quanto l'essenza di rose. Verso il centro della pianura, fra il Tuz gol e Konieh, presso la stazione d'Obrukli, uno stagno appare in fondo ad un foro della profondità di 60 metri.
[Immagine 081.png - N. 81. -- LAGO DI SABANGIA].
Oltre i laghi dell'Anatolia Centrale, che si trovano nelle steppe vicine al Gran Lago Salato e fanno evidentemente parte d'un antico bacino più esteso, che scolava a nord colla corrente del Sakaria, vi sono altri serbatoi, i quali pur occupando valli distinte in circhi quasi chiusi, sembrano appartenere allo stesso versante del Ponto Eusino. Valichi elevati sopra i bacini, gole, dove si vedono le traccie di correnti fluviali, indicano in parecchi luoghi le traccie d'antiche comunicazioni. Gli stagni sparsi nella depressione che separa l'Emir-dagh ed il Sultan-dagh e che sono alternativamente bacini d'acqua ricordanti i laghi delle Alpi e semplici stagni circondati di sale, pare abbiano del pari appartenuto al bacino marittimo dell'Anatolia Centrale: a nord per lo stretto di pianure che s'apre da Afium-Kara hissar a Kiutayeh, a sud per una larga breccia del baluardo dell'Emir-dagh.
Nella regione del corso inferiore, il Sakaria riceve le acque di scolo d'un lago poco ragguardevole, ma molto curioso come probabile avanzo d'una valle d'erosione che s'era aperta l'onda del mar Nero prima di praticare più ad ovest la stretta chiusa del Bosforo.
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