Item, il zorno di nostra Dona fa una Dieta a Meran dove sarà el consejo de Yspurch, et non il re, qual si trova a le terre franche le qual è disdignate con sguizari per haverli morto molti baroni. Item, che avisava si fortifichava assai; et mandò una lettera, per la qual à aviso che il re di romani zerchava pace, et havea mandà oratori al re di Franza per far la ditta pace.
     
      [1073] Da Moncelese, di domino Antonio di Pii, di 12. Ringratiava la Signoria de li 20 homini d'arme datili, si leverà di leto et anderà in campo subito, ben voria li danari da farli avere, perché andagando li faria.
     
      Da Pexaro, dil signor Zuane Sforza. In risposta di la lettera li fo scritta dimandando il passo, scrive: è contento dar sempre passo, et esser fiol et servitor di questa Signoria; in conclusion optima lettera. Et fo ordinato se li dovesse far la risposta ringraciandolo.
     
      Di Udene, di sier Domenego Bolani luogotenente di la Patria, di 6, et da Gradischa, di sier Andrea Zanchani provedador, di 3. Zercha uno Francesco Sbrojavacha stato a soldo di fiorentini con Paulo Vitelli, qual per la proclama era venuto di qua et voria da la Signoria nostra qualche condition, lo ricomandano assai etc.
     
      Di Arbe, da sier Piero Boldù conte. Mandoe l'aventario di le munition, et voria munition, tamen non ne parse.
     
      Di Nepanto, di domino Marcho Saracho arziepiscopo, di 24, tenuta fin 25. Come fu mandato il nepote dil vayvoda di Nepanto a Constantinopoli per saper nove, qual volendo tornar, et havia lettere di sier Andrea Griti, scontrò il prothojero di la Morea et conosuto li trovò le lettere, et fu fato apichar al Vardar.