Giuseppe Savini
Ricordi della vita di Bernardo Savini


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     Forse questa sua prepotente inclinazione alle scienze naturali ed esatte lo rese disadatto alla poesia. Il suo maestro di latino, e per riflesso d'italiano, confessava di non conoscere la prosodia di nessuna delle due lingue, quindi questo studio lo lasciava al libito dei suoi discepoli. Messa così in poco onore, la poesia non fu seguita che da quei che per essa avevano una decisa vocazione. Bernardo questa vocazione certo non l'aveva, e perciò considerò il poetare come la più inutile delle occupazioni, quando non fosse esercitata dai sommi. Ed anche, per questi sommi non sapeva celare il suo dispregio, quando si limitavano a trattare soltanto argomenti amorosi; ed infatti diceva di non aver potuto mai leggere tutto intero il Canzoniere del Petrarca, ed ogni qual volta ne leggeva degli squarci, non poteva non amaramente rimpiangere lo spreco di tanto ingegno in così futili argomenti, e perciò leggeva e stimava molto Dante, trovando nella sua poesia tanta filosofia e teologia. E nella sua tarda età spesso mi confessava di non aver mai tentato di fare un verso, nella sua gioventù neppure quand'era studente; sebbene quando fu maturo di età tentò qualche verso latino, pur ignorandone la prosodia, e scrisse qualche sonetto in dialetto, spintovi dal successo che ebbero in quei tempi quei bellissimi di Federico Pensa.
     Durante l'adolescenza di Bernardo si venne a stabilire in Teramo in qualità di regio impiegato un tale che si diceva, o che forse era realmente, nato francese. Avendo egli aperta una scuola di questa lingua, Bernardo fu uno dei primi ad accorrervi insieme al suo fratello maggiore; e vi profittò assai, sebbene non giungesse mai a prendere la vera pronunzia francese. Ne apprese bene però la grammatica e la sintassi, tanto da sapere scrivere in francese con agevolezza e proprietà; e meglio poi in ciò si perfezionò, crescendo negli anni colla lettura assidua e lunga di molti scrittori francesi; dal che ritrasse anche, mercé la sua felice e tenace memoria, l'aver imparato una quantità infinita di vocaboli francesi, onde divenne un vero dizionario animato, che noi consultavamo spesso e sempre con sicuro risultato.