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E Bernardo, che aveva insieme il temperamento d'artista e di filosofo, mentre tanto si dilettava nel culto dell'arte, con altrettanto piacere ed avidità ascoltava i veramente grandi, che allora insegnavano nell'Università di Napoli, e soprattutto il Galluppi ed il Niccolini. E ben vollero, e tentarono più volte i suoi condiscepoli di farlo anche ammiratore e scolaro del Puoti, la cui scuola allora fioriva del suo migliore splendore. Ma Bernardo andatovi per una sola volta, se ne infastidì tanto che non volle più tornarvi. Giacché è certo che se il Puoti giovò molto a rimettere in uso ed in onore lo studio della lingua, con gli eccessi del suo metodo riuscì pure, e certo senza volerlo, ad ingenerare negli spiriti molto filosofici, com'era il nostro Bernardo, il fastidio di questo studio medesimo, ed a spingerli all'eccesso opposto, vale a dire alla trascuranza completa della forma. |