Giuseppe Savini
Ricordi della vita di Bernardo Savini


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     Anche nella pittura si manifestò la serietà dell'indole di Bernardo; tuttoché così giovane scelse sempre pei suoi quadri soggetti religiosi o storici. E soprattutto attrasse le sue simpatie la storia romana, la storia cioè di quel popolo così fiero e robusto, e di questa stessa storia gli episodii più sublimi; sicché non conserviamo alcun disegno dell'epoca imperiale, ma molti invece del-l'epoca eroica repubblicana; e quando uscì dalla storia romana scelse di Dante le scene più terribili per ritrarle in disegno, e lo stesso fece nella storia sacra, dei cui fatti disegnò in cento maniere la strage degli Innocenti e la dolorosa passione del Calvario. E fa davvero sorpresa, che con un'indole così donnescamente delicata, l'ingegno di Bernardo prediligesse l'espressione di fatti eroici e tragici; forse fu indizio di quel che avrebbe potuto quel suo ingegno se la malattia non lo avesse abbattuto. Ma la sua squisita sensibilità l'aiutò però a ritrarre mirabilmente il dolore; nelle sue pitture i volti dei sofferenti narrano quasi parlantemente gli spasimi delle anime loro, e fanno piangere chi li guarda, riconfermando ancora una volta la verità del detto oraziano: Si vis me flere, dolendum est Primum ipsi tibi (Ad Pisones, v. 103-101).
     Ciò non ostante, quel suo temprarsi continuamente in fatti eminentemente tragici e fieri, oltre quel difetto della sua prima educazione artistica da me accennato innanzi, irrigidirono l'espressione del suo disegno; il suo stile rimase duro, sicché non si poté mai piegare alla espressione degli affetti soavi e gentili. O forse nol volle neppure egli stesso, giacché non si rinviene tra i suoi disegni, neppure un abbozzo di cosa che accenni ad amore; e, come dissi, nulla tanto lo disturbava quanto le svenevolezze amatorie, fossero pure trattate dai più eletti spiriti, quali un Petrarca ec. E perciò in pittura Michelangiolo ebbe tutte le sue simpatie, sebbene la scuola alla quale si può dire appartenne Bernardo fu quella dei così detti preraffaelisti.