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E la carità in lui non era effetto soltanto di animo gentile e compassionevole; certamente la natura vi ebbe la sua parte, ma egli la elevò al grado di eroismo, ispirandola ai precetti del Vangelo, e facendola nascere dall'amore di Dio ed in questo basandola. Onde volle che la sua carità fosse, come dice san Paolo, patiens, benigna, non ambitiosa, che omnia suffert, omnia credit, omnia sperit, omnia sustinet (4) ec. Non volle che fosse sola distribuzione di danaro, ma volle conoscere il povero, avvicinarlo, ascoltarlo, soffrirne le molestie, le intemperanze, udire il racconto degli affanni e dei suoi dolori, e consolarlo, ed ammonirlo e correggerlo e sollevarlo. La sua carità era materiale, come dev'essere, ma più ancora spirituale; e quando questa carità gli si rendeva faticosa e penosa, egli ricorreva a Dio, invocando da Lui, che è l'autore della carità e Carità esso stesso, quello spirito di carità che si chiama appunto divina perché viene da Dio. E perciò ripeteva spessissimo, con le parole di Santa Chiesa, quella preghiera che dice: Spiritum nobis, Domine, tuae charitatis infunde.
(4)
Ad Corint., XIII, 4-8.
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