Il carteggio Barnabei-Milli consta di 67 lettere
nelle quali si snodano i momenti più salienti dell'esistenza dell'archeologo teramano (fino al 1888
anno della morte della Milli): dalle impressioni di viaggio da Londra e Parigi – da qui nel luglio 1862 viene spedita la prima lettera – agli anni della formazione universitaria a Pisa
al decennio dell'insegnamento a Napoli
fino a giungere al periodo romano
la poetessa è la destinataria privilegiata delle confidenze e dei molti sfoghi di Barnabei per i problemi e le incertezze che si presentano nelle varie circostanze. Dal giovane Barnabei
fragile e di belle speranze
che si affida alle materne attenzioni della poetessa
alla personalità di spicco che gode di prestigio ed autorità nel mondo archeologico italiano
non dimentico dell'antica gratitudine verso la Milli
alla quale non lesina aiuto e sostegno morale nelle traversie che la afflissero negli ultimi anni di vita.
Il carteggio si sviluppa quindi con dei connotati decisamente biografici
grazie alla continuità ed al lungo periodo che copre la corrispondenza (ben 26 anni); esso si può leggere come una sorta di biografia incrociata dei due personaggi che hanno dato lustro alla provincia teramana; le note inserite
più che documentare
si propongono a corredo della lettura del carteggio
in funzione di sviluppo di questa doppia biografia.
Le lettere dimostrano in maniera esauriente quale sia stata la galleria delle personalità (di molte delle quali si è ritenuto fornire una brevissima nota biografica) di assoluto rilievo del mondo artistico
culturale e politico italiano del tempo
intorno alle quali gravitarono il Barnabei e la Milli.
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