Lasciamo alle parole di Barnabei la descrizione dell'arrivo a Firenze e l'incontro con la poetessa: «Andai dunque a Firenze a vi giunsi quasi contemporaneamente a Giannina Milli. Ella mi aveva dato il suo indirizzo di via della Scala
dove mi recai quasi immediatamente. E non dico con quale affetto io vi fossi accolto. Giannina aveva deciso di fare lunga dimora a Firenze e vi si era recata con la madre
col fratello Antonio e con la sorella Gigina (14); l'aveva accompagnata anche il fratello Federico
che però scomparve. Egli si diede alla vita ecclesiastica ed entrò nell'ordine degli Scolopi (15) [...] Ricordo che
come si fossero date un convegno
le amiche di Giannina Milli si affollarono per venirla a salutare e a rallegrarsi del suo ritorno
con l'augurio che questa volta vi si sarebbe trattenuta lungamente a Firenze».
Le nobili amiche della poetessa avevano costituito un comitato che aveva il compito di sollevare la Milli dalla precarietà finanziaria nella quale viveva
assicurandole una rendita sicura (16); per mantenere sé e la famiglia ella infatti girovagava per la penisola
partecipando a quelle che venivano chiamate "accademie"
competizioni tra poeti estemporanei
in quei tempi molto in voga (17). Le improvvisazioni declamatorie avevano un impatto devastante sulla psiche della teramana
e di ciò si rese conto lo stesso Barnabei: «Come potei constatare io stesso
queste durissime prove la fiaccavano
rimaneva abbattuta e ci volevano molti giorni prima che si riavesse
e non si riaveva subito pienamente. Nelle improvvisazioni della Milli infatti non vi erano misteri
niente vi era di combinato
di artificioso; era lei e tutta lei che si tuffava in un'atmosfera inebriante rispondendo con vero entusiasmo alle domande che le venivano poste. Non erano soltanto le rime obbligate che dimostravano l'improvvisazione; erano i soggetti che le venivano assegnati e che erano per lei assolutamente nuovi
come per mille dati si poteva riconoscere».
(14)
Regina Rossi e Bernardo Milli ebbero dodici figli. Secondo quanto riferito
da Giacinto Pannella nel suo volume Giannina Milli nella vita e
nelle opere (Cooperativa Tipografica Teramana
1925) cinque di
loro scomparvero prematuramente: nel 1824 morì la primogenita Maria
di pochi mesi
nel 1841 la quattordicenne Luisa
nello stesso anno Luigi
e nel 1855 a distanza di pochi giorni Enrico ed Adelaide.
(15)
Gli Scolopi sono una congregazione cattolica fondata nel 1597
dallo spagnolo Giuseppe Calasanzio: oltre ai tradizionali voti di castità
povertà ed obbedienza
prevede quello per l'educazione dei bambini poveri.
(16)
L'Istituzione Milli che venne fondata a Firenze assicurò una rendita
vitalizia alla poetessa
mentre dopo la sua morte servì per assegnare
annualmente dei premi a ragazze meritevoli (nel 1893 per esempio ne fu
destinataria Ada Negri)
(17)
Nella sola Napoli Giannina Milli diede ben 27 accademie. Si esibì per
l'ultima volta il 26 maggio 1867 a Verona.
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